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Una semplice constatazione. Ottobre 2020

E' da tempo che penso che cucire sia in qualche modo simile nel gesto alla scrittura e forse non solo...

Cucendo si fa un'opera coerente di unione, si "confeziona", per chiuderlo, un discorso che vede poi il proprio frutto nell'abito o manufatto che sia.

In questi cinque anni dall'apertura de Lo Spazio dell'Arte e Sartoria, con abbastanza intenso lavoro, e grazie, anche, ai due mesi di lookdown che mi hanno permesso una pausa non solo fisica, ma anche meditativa sul mio lavoro, ho raccolto un paio di conclusioni o meglio una semplice constatazione. E' incredibile come alcune azioni, come ad esempio la scrittura (a mano) il cucire (a mano) sembrino essere "programmate" in noi, inscritte nel nostro DNA e percio' non sono dannose, ma direi salutari, buone. Mentre invece altre, a lungo andare si rivelano poco salutari se non dannose. Una sarta, un sarto sa, ad esempio, cosa può' procurare l'uso intensivo delle forbici (e per fortuna sono stati inventati strumenti alternativi per sopperire alle moleste conseguenze!). Ecco, dunque, cio' mi ha fatto riflettere: cucire come scrivere, come ...Comunicare. Tagliare invece? Beh non può' non far pensare, in senso lato..., al tagliare dei legami (un'amicizia, un dialogo, un rapporto) al dividere.

Forse non e' un caso che questi pensieri mi abbiano investita (durante le sessioni di lavoro) in questi mesi un po' diversi dal solito, diciamo cosi'! Oggi che dobbiamo indossare (per proteggere/proteggerci si) la mascherina. Questo ospite non proprio gradito che nasconde parzialmente il nostro viso e il nostro sorriso. Quanto sarà importante allora, e lo dico alla luce del fatto che si proviene già' da una dimensione del comunicare in cui le faccine degli smartphone si appropriano piu' o meno pertinentemente e esaustivamente di cio' che vogliamo esprimere, quanto sarà importante allora coerentemente scrivere, coerentemente parlare fra di NOI!

Tracce di moda di questo autunno (settembre 2018)

Molte le novità' e le ispirazioni della moda per la nuova stagione autunnale. Sia che le grandi firme si ispirino al frenetico paesaggio metropolitano sia che inseguino nostalgici passati combattivo-rivoluzionari, sogni del West o la natura incontaminata, cio' che sembra dominare questa nuova stagione sembrano essere le nuances, gli impasti di colore, il collage -patchwork- di tessuti (tipologie / colori anche a contrasto o l'uno specularmente opposto all'altro) ad imitare, sintetizzare il contesto a cui ci si ispira.

Cosi' carte cioccolatino e vinile vengono esplorati nelle loro qualità' riflettenti, tartan, maculati, zebrato possono unirsi, sovrapporsi per un effetto camouflage, mentre dal punto di vista della forma, alcuni capi come la giacca e il trench si rinnovano per colore e/o uso (la giacca-abito ad esempio). Ed inoltre: molte applicazioni preziose su accessori, baveri e polsini...

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